Bene anche Fermi e Marconi: spunta il problema della mancanza di aule

Exploit del liceo delle scienze umane e del settore turismo tra i tecnici. Resta il Marconi l’istituto superiore più gettonato tra quelli pontederesi, regge lo scientifico mentre cala il classico e si registra una lieve flessione al professionale.
Al termine delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico i quattordicenni della Valdera hanno scelto e i presidi tracciano i primi bilanci. «Abbiamo contato 314 domande – dice il dirigente dell’Itis Marconi Pierluigi Robino – in continuità con lo scorso anno per quanta riguarda la parte della nostra offerta formativa sui tecnici. Ci sono invece 27 inserimenti in meno sul liceo tecnologico. E con la speranza che i ragazzi abbiano deciso consapevolmente rimangono due incognite da considerare: quelle famiglie che non hanno ancora fatto l’iscrizione e il solito problema degli spazi. Usciranno otto classi quinte ma, approssimativamente entreranno dodici prime. Mancano insomma all’appello tre aule».

Il dubbio sulle domande tardive è un cruccio che affligge anche il preside del Fermi Luigi Vittipaldi che evidenzia un aumento diffuso delle preferenze, dalle 220 dell’anno passato alle 241 attuali. «Il settore amministrativo, finanza e marketing – spiega Vittipaldi – conferma il trend ma è il turismo ad aver incontrato un indice più alto di gradimento. Dovremo avere i numeri per creare undici classi prime che andranno ad occupare le aule lasciate libere dalle undici quinte. Le difficoltà per noi si presenteranno però nelle terze dove spesso, fra cambi di indirizzo e bocciature c’è una stretta che deve essere ricalcolata. Senza considerare che è ricapitato di ricevere anche 30 persone dopo la scadenza delle iscrizione». Un gioco di previsioni e un risiko di considerazioni che va studiato a tavolino, nei minimi dettagli, per non avere sorprese.

«Perché di fatto – sottolinea Maria Giovanna Missaggia, la preside dell’Ipsia Pacinotti, che conta 110 new entry – non abbiamo molti margini di flessibilità. Una volta ottenute e verificate le iscrizioni dobbiamo decidere le classi e gli organici. A giugno e a luglio però assistiamo a una seconda ondata di scelte e cambiamenti da una scuola all’altra. Il rischio è che a quel punto non possiamo più inserire nessuno e si allunghino le liste d’attesa. Un paradosso insomma, visto che la nostra vocazione è proprio quella di combattere la dispersione scolastica in tutte le sue forme».
Più ottimisti dal liceo Montale, dove assistono ad un’impennata di richieste al liceo delle scienze umane che raggiungono quota 136. «Per l’indirizzo economico sociale sono 51 mentre il linguistico è stato scelto da 88 adolescenti, in discesa rispetto alle annualità precedenti. In tutto – sintetizza il vicepreside Dario Tonelli – sono 275 preferenze rispetto alle 241 segnate nel 2022». E le cifre si trasformano «in dodici classi prime» aggiunge la dirigente Floriana Battaglia.

Stavolta ci si aggrappa, per affrontare le difficoltà strutturali degli edifici, in particolare quello di via Puccini, che ospitano al momento i liceali del Montale, divisi in più immobili, alla fine dei lavori della nuova scuola in via Salcioli e magari ad un altro piano, da aggiungere a quello già attualmente utilizzato, di Palazzo Blu. Sotto tono invece l’andamento del liceo XXV Aprile che, con 20 richieste in meno vedrà formarsi al classico solo due classi prime. Sono 47 infatti gli studenti che hanno optato per il greco e il latino, 78 quelli che hanno scommesso sullo scientifico e 64 sulle scienze applicate.
«In realtà siamo in linea con il passato – conclude il dirigente Sandro Scapellato – non brilliamo ma resistiamo».

Articolo di Paola Silvi – “Il Tirreno” – Pontedera
https://www.iltirreno.it/pontedera/cronaca/2023/02/01/news/tutti-pazzi-per-il-liceo-montale-crollo-di-iscrizioni-al-classico-1.100233472